domenica 14 maggio 2017

Riparazione e ricostruzione mediante saldatura di particolari da moto in alluminio

Di seguito un carrellata di foto di vari pezzi di moto, tutti accomunati dal fatto di essere in alluminio, sporchi e... rotti.

In questo tipo di riparazioni la pulizia con sgrassatori, solventi o altro e magari anche una bella spazzolata con spazzola in acciaio inox è sempre il primo step, anche se talvolta ci sono pezzi talmente impregnati di olio che, anche se all'apparenza puliti, in fase di saldatura "sputano" fuori le peggio porcherie.
A parte provare a "giocare" un po' con la regolazione del bilanciamento delle semionde della corrente alternata della saldatrice, in questi casi spesso non rimane altro da fare che rimolare e risaldare, fino a che non si riesca ad ottenere un cordone pulito.



Una volta depositato il primo cordone, tipicamente i passaggi successivi filano via molto più rapidamente, potendo beneficiare di un substrato sottostante di materiale "sano".


Poi ci sono i casi in cui è fondamentale l'allineamento del pezzo da riparare, e di consenguenza diventa di primaria importanza tenere sotto controllo le distorsioni introdotte dalla saldatura



...senza tuttavia trascurare il fattore più importante della saldatura stessa, ovvero la penetrazione, che  - ove opportuno - può essere coadiuvata da una cianfrinatura dei lembi adeguata




Infine ci sono quei pezzi che sono semplicemente progettati male, e che tutti i "fortunati" possessori dei mezzi cui appartengono hanno una buona probabilità di dover prima o poi sostituire o - se possibile - riparare.




In tutte queste riparazioni, visto che poi i cordoni di saldatura saranno successivamente spianati, personalmente preferisco sempre propendere dal lato della sovrabbondanza della quantità di materiale depositato, giusto per essere sicuri che una volta rilavorati non manchi materiale in qualche punto.

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